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Quando il fiume Isonzo abbandona gli stretti canaloni che lo imbrigliano durante il suo percorso sloveno, ecco Gorizia, la città di confine più contesa d’ Europa.
Appare uno scenario incantevole disseminato di piccoli paesi nati intorno a un campanile. I vigneti caratterizzano il paesaggio e con le loro fasi scandiscono il ritmo delle giornate.
In questo contesto, dal 1879, quattro generazioni della famiglia a capo di Lis Neris s. s. Agricola, hanno contribuito con il lavoro e la passione alla costruzione e alla crescita di una delle realtà produttive più rappresentative della regione Friuli Venezia Giulia.
L’obiettivo di Lis Neris è fare vini sempre migliori e il lavoro dell’Azienda è quello di creare le condizioni perché questo avvenga.
All’inizio c’era il mare, un mare che, nell’epoca terziaria, ricopriva buona parte della regione e che, mentre si ritirava, ha portato alla luce le rocce sedimentarie. Così si è formato il substrato roccioso. La valle dell’Isonzo è stata scavata dalle glaciazioni del quaternario e le acque di scioglimento dei ghiacciai ne hanno disegnato il profilo attuale. Nei periodi successivi, grazie all’azione disgregante degli agenti atmosferici, ha avuto origine uno strato superficiale argilloso rossastro ricco di ossidi di ferro e altri minerali. La sottostante massa ghiaiosa favorisce la distribuzione dell’acqua e dell’ossigeno rendendo il sottosuolo molto ospitale per lo sviluppo e l’attività delle radici.
Così si sono formati i terreni della valle dell’Isonzo dove crescono i vigneti di Lis Neris. Più di 70 ettari di viti sono piantati fra il confine sloveno a nord e la riva destra dell’Isonzo a sud. I ciottoli superficiali, localmente chiamati claps, incamerano il calore durante il giorno e lo rilasciano durante la notte, questo favorisce la maturazione delle uve, grazie a questo nascono vini potenti.
Infine c’è la Bora, venti dominanti che arrivano da nord-est in grado di creare escursioni termiche che rallentano la maturazione, favorendo la concentrazione aromatica delle uve e il bilanciamento degli acidi, per dare vita a vini eleganti.
Il rapporto tra l’uomo e la terra, sviluppato nel tempo, ha portato alla definizione di terroir. Un termine che individua il sito viticolo con le proprie identità morfologiche, climatiche, sociali, culturali e umane. La conoscenza e il rispetto dell’ambiente consente a Lis Neris di infondere ai propri vini vini, sempre di più, il carattere del terroir. Un’azienda moderna non può fare a meno della tecnologia, ma nei vigneti molte lavorazioni sono eseguite nel pieno rispetto della tradizione ed estranee a ogni logica commerciale. Ai fini della qualità, operazioni come la potatura, la selezione dei germogli, la sfogliatura, il diradamento dei grappoli e la vendemmia, sono eseguite manualmente. Lis Neris ha inoltre scelto di abbandonare i diserbi chimici, di ridurre i trattamenti fitosanitari e di mantenere inerbiti i terreni. L’esperienza ha insegnato che la salubrità biologica del suolo permette alle viti di sviluppare in modo autonomo le difese contro gli agenti patogeni, reagendo spontaneamente alle avversità. Così facendo le piante sono abbastanza forti da far maturare i frutti ma non da produrre una grande massa fogliare. Lis Neris mantiene da sempre uno stretto rapporto con il vigneto e con il territorio che la circonda.
Vivere in un ambiente naturale è una condizione a cui l’Azienda non vuole rinunciare.
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